Previsioni grafiche settimana

La settimana si apre con un rapido peggioramento. Più o meno stabile fino venerdì

[Aggiornamento a cura di Giuseppe Marcello dell’Associazione AQ Caput Frigoris].

 

Archiviata quest’ultima settimana dai connotati ancora prevalentemente anticiclonici, ci apprestiamo ad entrare nell’ultima decade di febbraio senza particolari fantasie invernali, almeno osservando la media delle 80 emissioni del Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine (ECMWF), che mostra, per la prossima settimana, ancora anomalie positive di pressione sull’Europa occidentale intervallate, semmai, da qualche “rasoiata” ad interessare più direttamente i Balcani e l’Egeo (fig1).

 

Ecmwf.int: fig1, anomalia dei valori geopotenziali previsti sul piano isobarico di 500hpa per il periodo 21/28 febbraio

 

È un po’ quello che accadrà all’inizio della prossima settimana quando l’ennesima profonda depressione atlantica favorirà l’espansione del campo di alta pressione presente in Atlantico, innescando la discesa di una saccatura sull’Italia e l’Europa orientale (fig2).

 

Pivotal Weather: fig2, valori di geopotenziale sul piano isobarico di 500hpa e pressione al suolo previsti dal Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine (ECMWF) per la notte di martedì

 

Saremo quindi poco più che lambiti, tra lunedì e martedì, da un veloce impulso freddo di estrazione polare, preceduto da un lieve rinforzo dei venti occidentali. Dal pomeriggio di lunedì la
progressiva discesa della saccatura, dotata di una discreta componente ciclonica, sarà associata a un rapido peggioramento delle condizioni atmosferiche sulla nostra regione, con rovesci diffusi (nevosi inizialmente oltrei 1000 metri), anche a carattere temporalesco sul settore orientale, grazie al sostegno alla convezione fornito dalle isoterme piuttosto fredde in media troposfera (-30°C a 500hpa) e da modesti valori di CAPE in Adriatico che si assesteranno sui 400/500 j/kg (fig3, fig4).

 

Weather Information Abruzzo: fig3, mappa previsionale di riflettività massima per la serata di lunedì, sviluppata dal modello sperimentale WRF-ARW 2km

 

Meteociel: fig4, pressione al suolo, valori di geopotenziale e temperature sul piano isobarico di 500hpa (5500 metri circa), previsti per la serata di lunedì dal modello matematico Gfs

 

L’ingresso di correnti più fredde dal Golfo di Trieste e l’avvezione di vorticità positiva in medio alta troposfera consentiranno la genesi di un minimo di bassa pressione al suolo sull’Adriatico, in rapido approfondimento sul ramo diffluente e divergente della corrente a getto (fig5).

 

Wxcharts: fig5, corrente a getto individuata sul piano isobarico di 300hpa per la notte di martedì con integrazione grafica personale della bassa pressione al suolo

 

A colmare il vuoto della bassa pressione (valori stimati fino 997hpa) saranno quindi i venti settentrionali, in rinforzo dalla serata di lunedì con raffiche che potranno raggiungere i 70km/h (fig6).

 

Windy: fig6, previsione animata dei venti e pressione al suolo per la notte di martedì secondo i dati emessi dal modello matematico Gfs

 

La giornata di martedì sarà caratterizzata da condizioni variabili, con la mattinata che potrebbe ancora riservare qualche rovescio residuo, nevoso anche a 1000 metri, ma che vedrà un progressivo miglioramento nel corso della serata. Come già accennato nell’ultimo aggiornamento le temperature saranno in calo ma comunque in media o poco sotto (-2/-3°C a 850hpa) rimanendo mediamente tali (tutt’al più leggermente sopra la media) almeno fino a venerdì.
Per il fine settimana i principali centri di calcolo propendono per una discesa di una nuova saccatura sull’Italia, simulando anche il distacco o cut-off di una goccia fredda in quota potenzialmente in grado di apportare condizioni di maltempo. Nonostante il confronto delle dinamiche in media troposfera possa sembrare abbastanza “rassicurante” e certo – grazie all’equiparazione dei due principali centri di calcolo (fig7, Gfs=linee blu; Ecmwf=linee rosse) -, ancora molto lunga è la strada da percorrere.

 

Wxcharts: fig7, comparazione delle dinamiche e dei valori di geopotenziale sul piano isobarico di 500hpa per domenica 27 febbraio. Le linee rosse indicano la dinamica del modello Ecmwf e le linee blu quella del modello Gfs

 

Basti osservare in fig8 le mappe di “spread”, ovvero del margine di errore delle dinamiche calcolate, che appare ancora assestato su valori elevati (colorazione tra il giallo e l’arancio).

 

Wetterzendrale: fig8, grado di incertezza previsionale (spread) per sabat0 26 febbraio secondo il modello matematico Gfs

 

Del resto stiamo tentando di individuare una tendenza a medio/lungo termine che soltanto il trascorrere dei giorni ci aiuterà a rendere più definito. Vi invitiamo pertanto a fare sempre affidamento sui bollettini emessi dal Centro Funzionale del Dipartimento di Protezione Civile e a seguire gli aggiornamenti e le previsioni sempre aggiornate su questa pagina.

 

– Giuseppe Marcello, Meteo AQ Caput Frigoris

Lascia un commento

error: Content is protected !!