Commento ai Modelli: interessanti movimenti nel long-range
Una nuova tendenza é emersa dalla coda dei modelli previsionali questo pomeriggio, focalizzata piú sul nostro continente. Come é possibile osservare dall’immagine di apertura, un pattern a noi conosciuto sembra avrá la possibilitá di stabilirsi nella terza decade del mese, in risposta anche alla prevista perturbazione in stratosfera di cui abbiamo parlato ieri nell’apposito articolo.
Descrivendola, possiamo osservare una vasta area di alta pressione presente sulla Scandinavia, che potrebbe di conseguenza causare una discesa fredda verso il nostro paese con aria presa direttamente dalla Russia e dalla Siberia, come é visibile anche nella mappa di anomalie di temperatura ad 850hpa (1500m slm) qui sotto.
Prima che peró si gridi all’evento gelido epocale, bisogna ammettere che vista la distanza temporale, questa previsione va trattata come una possible tendenza, e non una certezza. Parliamo di due settimane nel futuro, e i modelli deterministici hanno ancora molte difficoltá nell’individuare cambiamenti con sufficiente precisione in questo range temporale. L’elevata anomalia pressoria alla quota di 500hpa (5000m slm) che si vede nella mappa di apertura é un segnale a cui prestare attenzione in questo contesto.
Quindi, perché parlarne in primo luogo? Perché, in primis, ci dá una opportunitá di osservare una carta meteorologica didatticamente utile, ovvero quella riguardante una irruzione fredda continentale con aria di estrazione siberiana, che é una tra le fenomenologie che ha portato sovente periodi freddi e abbondanti nevicate sulla nostra regione. In seconda istanza, viste le possibili perturbazioni a livello stratosferico, questo rimane uno scenario decisamente plausibile, quindi monitoreremo da vicino l’evoluzione previsionale nei prossimi giorni. Concludo con una mappa di anomalie termiche al suolo, per enfatizzare quello che le figure bariche nella media atmosfera provocano da noi qui sulla terra.
Giuseppe Petricca